Ddl concorrenza, niente notaio per immobili sotto i 100mila euro

Dopo il lungo iter, sta per arrivare al Parlamento il famoso Disegno di Legge Guidi sulla concorrenza: un lungo e complesso progetto pronto a “rivoluzionare” diversi aspetti della vita quotidiana degli italiani, alle prese con assicurazioni, banche, farmacie, uffici postali e bollette. Ma non solo: novità sono in arrivo anche per il mondo immobiliare, se non altro perché sembra uscirne ridimensionato il ruolo del notaio nelle pratiche di compravendita.

Il Ddl prevede, infatti, di togliere ai notai l’esclusiva per la gestione di atti di compravendita o donazione di immobili non abitativi di valore catastale inferiore ai centomila euro. parliamo di box, uffici, cantine, soffitte e stalle, che presto potrebbero essere affidati alla gestione di “semplici” avvocati. Questo, con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione della compravendita per il cittadino, che spesso vive le spese notarili solo come un inutile salasso senza alcun ritorno in termini di sicurezza.

In realtà le ultime modifiche arrivate – a seguito delle proteste dei notai, che non si sono fatte attendere – prevedono che gli avvocati che vorranno farsi carico di queste procedure dovranno sottostare agli stessi obblighi dei notai, munendosi di un’assicurazione pari almeno al valore dell’immobile che tuteli il cliente in caso di problemi, e garantire formalmente (attraverso un chiaro iter burocratico) la bontà della compravendita della proprietà.

Cosa accadrà, in sintesi, quando il Ddl sarà legge? Che questo tipo di immobile potrà essere acquistato anche attraverso semplici scritture private, facendo risparmiare i cittadini. Ai notai, di contro, arriverà invece l’opportunità di allargare la propria area di azione: potranno operare non solo nel distretto in cui ha sede la Corte d’Appello d’appartenenza, ma in tutta la regione in cui è presente lo studio notarile.

fonte immobiliare.it uscita del 15 aprile 2015

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