Tasi: in arrivo esborso per capannoni e negozi

Mentre in 5.900 comuni si aspetta la data del 10 settembre per scoprire quale sarà l’aliquota Tasi che proprietari ed inquilini dovranno pagare, la Cgia di Mestre ha fatto il conto su cosa succederà ai proprietari di immobili ad uso commerciale e produttivo, reputando che il carico fiscale in più previsto per il 2014 su capannoni e negozi potrebbe ammontare alla considerevole cifra di 1,6 miliardi di euro.

L’associazione che riunisce gli artigiani e le piccole imprese della provincia di Mestre ha calcolato che, qualora i Comuni decidessero di aumentare le aliquote fino alla soglia massima prevista (11,4 per mille), il prelievo fiscale disposto sui proprietari dei negozi potrebbe crescere mediamente, rispetto al 2013 del 17,1% (140 euro in più), mentre sui capannoni dell’11,4% (400 euro in più). Le percentuali di aumento diventano ancora più grandi se confrontiamo la situazione attuale con quella relativa al 2011, l’ultimo anno in cui si è pagato l’ICI: l’aumento del carico fiscale arriverebbe, da questa prospettiva, all’89% per i capannoni e al 113% per i negozi.

Prima di fasciarsi la testa è il caso di ricordare che queste sono solo delle stime e, come tali, sono indicazioni relative, calcolate basandosi sulle rendite catastali medie fornite dall’Agenzia del Territorio e prendendo come aliquote del passato quelle medie dei 100 comuni capoluogo di provincia d’Italia. Vero è che molti Comuni, pur di fare cassa, stanno spingendo verso l’alto le aliquote per cui hanno la possibilità di intervenire: il rischio, spiegano dalla Cgia di Mestre, è che la crescita della pressione fiscale sulle aziende, soprattutto le più piccole, possa mettere ancora di più a repentaglio la loro sopravvivenza, negando loro quella liquidità di cui hanno bisogno.

 

uscita del 26 Agosto 2014 fonte immobiliare.it

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