Gli italiani tornano a credere nel mattone

Storicamente gli italiani sono legati all’investimento immobiliare. Siamo uno dei popoli con la maggiore percentuale di proprietari di casa e il mattone è stato per anni il bene rifugio dei risparmiatori del nostro Paese; eppure nel corso degli ultimi anni qualcosa pareva essersi incrinato e, come accade anche nelle relazioni più stabili, si cominciavano a sentire preoccupanti scricchiolii.

Dal 2006, quando era al 70%, la percentuale di chi continuava a ritenere quello immobiliare un buon investimento continuava a scendere senza sosta arrivando al picco minimo del 24% nella rilevazione del 2014. Ecco perché sono un ottimo segnale i numeri dell’indagine condotta da Ipsos ed Acri secondo cui ha nuovamente fiducia nel mattone il 29% degli investitori italiani, con un incremento ancora maggiore nell’area centro meridionale della Penisola. Recuperare, a livello generale, 5 punti percentuali in un solo anno non è poco, anzi.

Va chiarito, però, che non sono tanti gli italiani che possono permettersi di investire e, sempre stando a quanto emerge dal documento, basterebbe una spesa imprevista di 1.000 euro per buttare nel panico circa un quarto delle famiglie intervistate (23%) che diventano addirittura più di una su tre (35%) se l’imprevisto supera i 10.000 euro.

L’investimento che comunque dimostra di preferire il risparmiatore italiano è quello legato a prodotti finanziari a rischio molto basso o nullo come i titoli di Stato, i buoni postali o, ancora, le obbligazioni. In generale, comunque, gli italiani sembrano essere diventati più bravi a risparmiare e la percentuale di chi, nell’ultimo anno, è riuscito a mettere da parte del denaro è salita dal 33% del 2014 al 37% del 2015, dato più alto mai raggiunto dal 2010.

FONTE IMMOBILIARE.IT USCITA DEL 29 OTTOBRE 2015

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