Casa intelligente, l’Italia indietro rispetto al resto dell’Europa

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Italia fanalino di coda anche per quanto riguarda la gestione della casa: in una speciale classifica in fatto di Smart Home che vede al primo posto la Germania, seguita da Regno Unito, Francia e Spagna. Per gli italiani gli ostacoli principali della crescita sono la conoscenza, il desiderio e ancora le alte spese relative alla casa intelligente.
Immaginate di rientrare dopo una giornata di duro lavoro e trovate un clima accogliente, sia nel mese freddo di gennaio, sia in piena estate, potrete impostare l’impianto di allarme, di climatizzazione o altro semplicemente dal telefonino, avere luci che si accendono e si spengono al nostro passaggio, è il desiderio di molti consumatori italiani. Eppure, secondo un sondaggio condotto dall’istituto internazionale Context, l’Italia non è ancora pronta per la Smart House, e da questo punto di vista è molto indietro rispetto ad altri paesi europei.

Ma per gli italiani, anche se cono interessati a questi temi, non sono disposti a fare un investimento per godere dei vantaggi di una Smart House. Solo le donne fanno eccezione: il 100% delle intervistate arriverebbero a spendere fino a 5.000 euro per rendere la propria casa intelligente. Alla base di questo risultato c’è la scarsa conoscenza dei reali vantaggi che una casa intelligente può portare in termini di qualità della vita, efficienza e risparmio energetico. Basti pensare che, benché il 50% degli intervistati italiani ha dichiarato di essere preoccupato quando è fuori casa, soltanto il 9% ha sentito parlare delle telecamere IP.

Secondo la ricerca, i vantaggi legati a una Smart House sono legati al comfort, (la pensa così il 33,4% degli intervistati), seguito dalla sicurezza ( 20,8%), le commodity come la regolazione temperatura, spegnimento luci o abbassamento delle tapparelle automatico (19,8%); infine i servizi che facilitano la cura dei parenti anziani (19,2%) e quelli relativi l’entertainment (14,6%).
L’ambiente della casa che per primo gli italiani vorrebbero “smart” è la cucina, che raggiunge il 61,2% delle preferenze, seguono la camera da letto (16,6%) e l’area soggiorno (11,3%).

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