Expo movimenta il mercato immobiliare di Milano

Nella Milano dell’Expo il mercato immobiliare dà segnali di ripresa. Negli ultimi anni tanti quartieri hanno cambiato volto; basti pensare a Porta Nuova o a City Life, tante zone di Milano sono state meglio collegate attraverso nuove linee metropolitane e molti lavori sono ancora in corso in città. Molti stilisti hanno scelto aree dismesse per insediare le loro sedi oppure per riqualificarle e farle diventare dei poli di attrazione, determinando in questo modo anche una riqualificazione delle aree circostanti. Per citarne alcuni, in zona Bergognone, Armani costruirà un museo, un polo espositivo dedicato all’arte e alla moda nell’ex area Ansaldo. Nonostante la zona Solari-Tortona-Savona negli ultimi anni abbia visto molti recuperi, al momento difficilmente si superano i 5000 euro al mq.
Un altro museo legato ad un importante nome della moda, Prada, è quasi ultimato in largo Isarco, tra viale Ripamonti e corso Lodi. Un intervento che ha portato alla riqualificazione di ex strutture dismesse per quasi 19mila mq di cui 11 mila mq saranno dedicati a spazio espositivo. Questo intervento avviene in una zona semiperiferica che negli ultimi anni ha subito il ribasso dei prezzi delle abitazioni e che al momento registra quotazioni medie di 2400 euro al mq con punte di poco più di 3000 euro sulle soluzioni più signorili.
Non lontano, in viale Ortles, in prossimità di via Ripamonti, dell’Università Bocconi e della Stazione di Porta Romana, si prevede un progetto di riqualificazione di un’area industriale oggi dismessa, con la creazione di un vero e proprio business park contiguo al centro storico della città. Il progetto prevede la creazione di un nuovo complesso con destinazione uffici e altro per circa 100 mila mq di superficie utile.
Negli anni del boom immobiliare si rivalutò e si affermò come un quartiere di tendenza: l’Isola, a ridosso di Porta Nuova e all’ombra del Bosco Verticale. Un quartiere che oggi vede molti locali notturni e che attira soprattutto una clientela più giovane a cui, negli ultimi tempi, si sono uniti coloro che lavorano nella nuova sede di Unicredit in Porta Nuova. Una soluzione usata nelle vie più richieste (via Borsieri, via Volturno, via Pastrengo, via Confalonieri) si scambia a prezzi medi di 4000 euro al mq, mentre nella restante parte dell’Isola le quotazioni scendono a 3000-3500 euro al mq.
Un’altra zona che sembra in leggero fermento è quella di via Ceresio, via Pasubio, viale Crispi e piazzale Baiamonti dove dovrebbe sorgere la nuova Fondazione Feltrinelli. Al momento i lavori sono ancora allo stato iniziale. In via Ceresio, nell’ex area Enel, si è insediato anche il ristorante di Dsquared, altro importante marchio della moda. Al momento nella zona di piazzale Baiamonti siamo nell’ordine dei 3000-3500 euro al mq per soluzioni usate.
Altro quartiere caratteristico di Milano è quello di Paolo Sarpi, zona etnica che vede una domanda alimentata prevalentemente da persone che già vivono nel quartiere. L’offerta immobiliare spazia dalle case di ringhiera alle case d’epoca dei primi del 1900, spesso senza ascensore. Le quotazioni sono di circa 3000-3500 euro se da ristrutturare per arrivare a punte di 4500 euro al mq nell’area di via Canonica, via Londonio o piazza Gramsci.

fonte finanza.it uscita del 18 Marzo 2015

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